Sequenziato il Coronavirus: una buona notizia per la ricerca scientifica. Il campione virale di due pazienti marchigiani è stato isolato dal laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona, diretto dal professor Stefano Menzo, coadiuvato dalla professoressa Patrizia Bagnarelli e dalle dottoresse Sara Caucci e Laura Di Sante.
Il virus è stato poi interamente sequenziato dal laboratorio di Genetica Forense della Medicina Legale diretto dal professor Adriano Tagliabracci, coadiuvato dal dottor Valerio Onofri e dalle dottoresse Chiara Turchi, Federica Alessandrini e Filomena Melchionda. Il risultato è frutto della collaborazione tra l’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona e l’Università Politecnica delle Marche.
“Il risultato è stato ottenuto mediante l’innovativo sequenziamento di nuova generazione Mps (massively parallel sequencing)” , fanno sapere Adriano Tagliabracci – direttore del dipartimento di Scienze Biomediche e Sanità Pubblica Univpm – e Michele Caporossi, direttore dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona. “Il risultato è stato ottenuto mediante l’innovativo sequenziamento di nuova generazione Mps (massively parallel sequencing)” , fanno sapere Adriano Tagliabracci – direttore del dipartimento di Scienze Biomediche e Sanità Pubblica Univpm – e Michele Caporossi, direttore dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona.
Il laboratorio è tra i primi in Europa ad aver validato la metodica con la collaborazione della multinazionale americana Thermo Fisher Scientific”.
“Il sequnziamento del virus – continuano Tagliabracci e Caporossi – è di grande rilevanza scientifica in quanto consente di stabilire le differenze tra i campioni marchigiani e la sequenza di riferimento (“Coronavirus di Wuhan”) così da stabilire la filogenesi di Sars- Cov-2 e quindi il percorso ed i tempi della diffusione del virus fino a noi. Il risultato ottenuto è necessario per la sperimentazione del vaccino”.
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