Finestra di 24 ore per l’Iridium 23, un grosso satellite per telecomunicazioni, non certo grande come Tiangong ma anche esso sta rientrando sulla Terra. Secondo le previsioni, il rientro in atmosfera è previsto per il giorno 28 marzo tra non molte ore. Secondo fonti americane la finestra è piuttosto stretta di solo 24 ore. L’Iridium 23 è della serie di satelliti per telecomunicazioni che attraverso una rete formata da alcuni satelliti è in grado di portare le comunicazioni in qualsiasi parte del mondo contemporaneamente.
Non dovrebbero arrivare frammenti a Terra ma dovrebbe bruciarsi completamente al rientro nell’alta atmosfera. Sempre il giorno 28 marzo potrebbero rientrare altri due satelliti di dimensioni ridotte, nessun frammento previsto a Terra, comunque vi terremo informati su questo sito.
Il sistema Iridium è l’unico servizio di telecomunicazione satellitare globale: è possibile utilizzare infatti i servizi Iridium in tutto il pianeta comprese le aree polari. Recentemente è stato inglobato nel Tsunami Warning System in quanto il sistema Iridium continua a fornire il servizio anche in caso di terremoti, uragani, inondazioni e disastri naturali, anche se una o più stazioni di terra (gateway) venissero distrutte; la continuità del servizio è garantita dall’ISL (InterSatellite Link) con cui è possibile instradare le chiamate direttamente attraverso i satelliti. Questa caratteristica insieme al fatto che le comunicazioni non sono influenzate dalle condizioni atmosferiche, rende l’Iridium un importante mezzo di soccorso in caso di calamità naturale o disastri. Michele Pontrandolfo usa un telefono Iridium per comunicare durante una spedizione polare. I terminali portatili Iridium supportano l’invio/ricezione di SMS (servizio non attivo da/per i GSM italiani) ed email, ed hanno una porta mini USB per la connessione dati a bassa velocità 10 kb/s. Sono anche disponibili dei terminali per installazioni fisse su imbarcazioni in grado di assicurare oltre ai servizi voce anche la possibilità di connettersi ad Internet a banda larga.
Per la nuova generazione la copertura Iridium Next sarà composta da 81 satelliti:
66 satelliti in orbita LEO che rimpiazzeranno gli attuali
6 satelliti in orbita come ricambio
9 satelliti a terra come ricambio
La nuova costellazione Iridium Next verrà realizzata dalla Thales Alenia Space (joint venture franco-italiana 67% Thales, 33% Leonardo-Finmeccanica) con un investimento da parte di Iridium di 2,1 miliardi di dollari.
Famosi tra gli astrofili sono i cosiddetti Iridium flare, dei lampi molto luminosi dovuti alla riflessione dei raggi solari da parte delle antenne degli omonimi satelliti.
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