Un’elefantessa gravida è morta agonizzante in India dopo aver mangiato un ananas imbottito di petardi che le sono esplosi in bocca, procurandole gravi ferite. Anche per il piccolo che portava in grembo non c’è stato nulla da fare. L’episodio, avvenuto la settimana scorsa, ha suscitato indignazione in tutto il Paese per queste trappole, che vengono utilizzate per proteggere i raccolti e le abitazioni dagli animali selvatici. L’elefantessa 15enne aveva sconfinato in un villaggio vicino al Parco nazionale di Silent Valley, nello Stato meridionale del Kerala, quando ha mangiato il frutto. “Stiamo indagando per trovare i responsabili e determinare le circostanze che hanno portato alla sua morte”, ha detto il responsabile della fauna selvatica dello Stato, Surendra Kumar. Un episodio simile era già successo il mese scorso, quando un’altra elefantessa era stata trovata con gravi ferite alla bocca in un vicino distretto ed era poi deceduta. Questa volta, però, sono bastate alcune foto condivise sui social del pachiderma morente per infiammare la popolazione. Presto l’ondata di indignazione si è allargata, con decine di migliaia di riscontri sotto l’hashtag #ElephantDeath e una partecipazione pressochè globale. Le immagini mostrano l’elefantessa qualche ora prima della sua morte mentre immerge la bocca e le zanne nelle acque di un fiume, forse per alleviare il dolore. Alle immagini si è aggiunto un post su Facebook di un funzionario forestale, Mohan Krishnan, che sabato scorso ha ricevuto quasi 10mila commenti. L’elefantessa, ha scritto tra l’altro Krishnan, “non ha fatto del male ad un singolo essere umano, neanche quando correva in preda a un dolore lancinante per le strade del villaggio”. L’indignazione popolare è stata tale da suscitare perfino la reazione del governo: “Il governo centrale ha preso molto sul serio l’uccisone di un elefante a Mallapuram, #Kerala”, ha scritto su Twitter il ministro dell’Ambiente, Prakash Javadekar. “Non lasceremo nulla di intentato per indagare correttamente e catturare i colpevoli – ha aggiunto -. Dare da mangiare petardi e uccidere non rientra nella cultura indiana”. Negli ultimi 5 anni, secondo i dati ministeriali, sono morti 490 elefanti per cause non naturali come bracconaggio, avvelenamento e folgorazione. Nella foto Afp in lato, la rimozione del corpo dell’animale. (Il Sole 24 Ore).
Mi spiace dirlo, ma le uccisioni vanno pagate con la morte sia che le vittime siano umani sia che le vittime siano animali. Basta considerare gli animali come gli oggetti, è una piaga di questa pseudo umanità. La scienza dice che gli animali sono esseri senzienti e coscienti come noi, noi daltronde siamo animali. Per far cessare questa cattiveria ci vogliono pene forti, sia per gli omicidi, femminicidi etc etc sia per il maltrattamento e l’uccisione degli animali. PENA DI MORTE EQUIPARATA. Tu uccidi, sarai ucciso, vedrai che ci pensi due volte prima di commettere reati. Non siamo il Creatore e non abbiamo nessun diritto di TOGLIERE LA VITA ad un’altra creatura. La vita è sacra!!
La grafica con il proprio nome o nominativo radio, si puo’ richiedere via email a [email protected] con richiesta “MARIA” e mettendo il proprio nome o nominativo, vi verrà inviata un’email con la grafica appena possibile…
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