COVID 19 — 17 FEBBRAIO 2020

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— La risposta scientifica al coronavirus passa anche dalla medicina tradizionale cinese. A riferirlo una funzionaria della sanità di Pechino, Li Yu, secondo cui un decotto chiamato Qingfei Paidutang, usato nel trattamento di 701 casi confermati di contagio da Covid-19 in 10 diverse province del Paese, avrebbe portato alla cura e alle dimissioni di 130 pazienti. Erbe e “intrugli” da sempre nel mirino della scienza ufficiale, finiti sotto “processo” anche per lo stesso governo di Xi Jinping, avrebbe sortito dunque effetti insperati contro la polmonite virale nata nella città-focolaio di Wuhan.  La funzionaria ha rivelato che i sintomi sono scomparsi in 51 casi e sono migliorati in 268, mentre altri 212 sono rimasti in condizioni stabili. Il decotto è stato raccomandato alle istituzioni mediche a livello nazionale il 6 febbraio dopo l’analisi dei dati su 214 casi. Li Yu ha anche condiviso l’analisi e le statistiche dei casi con i dati clinici dettagliati, dato che il 94,6% dei 112 pazienti ha ripristinato la normale temperatura corporea, e l’80,6% dei 214 pazienti ha smesso di tossire dopo aver usato il decotto per sei giorni. (Libero)

—  Le celebrazioni per il 60esimo compleanno del nuovo imperatore giapponese Naruhito, previste nel corso del fine settimana, saranno cancellate a causa della diffusione del coronavirus. Lo ha detto l’Agenzia della casa imperiale spiegando che l’evento pubblico del monarca asceso al trono lo scorso maggio, previsto per domenica mattina non sarà più nel programma degli eventi ufficiali. “Dobbiamo tenere in considerazione il rischio concreto di un’espansione dei contagi”, ha detto il portavoce della casa reale Yasuhiko Nishimura, durante una conferenza stampa. Ed è stata annullata anche la maratona di Tokyo per amatori, prevista per il primo marzo. La decisione riguarda 38 mila corridori.

 La polizia di Hong Kong, intanto, è alla ricerca dei componenti di una banda che, a mano armata, ha rapinato centinaia di rotoli di carta igienica. Si tratta di un episodio, riportato dai media locali, che riflette la psicosi da coronavirus e i timori di restare senza beni di prima necessità.

—  In Toscana sono circa 400, di cui 370 nell’area che comprende le province di Firenze, Prato e Pistoia, “i bambini in isolamento domiciliare e che vengono controllati quotidianamente”. Lo rende noto la Regione Toscana con riferimento a quanto emerso dalla consueta riunione della task force istituita per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Si tratta, si spiega, di un auto-isolamento a casa.
Dalla riunione della task force è emerso anche che il laboratorio di virologia dell’Azienda ospedaliero universitaria senese ha eseguito finora 17 test per sospetti casi di Coronavirus: tutti sono risultati negativi. Gli altri due laboratori, al policlinico fiorentino di Careggi e all’Aou pisana, non hanno ancora eseguito alcun test.

— Fra i passeggeri contagiati a bordo della Diamond Princess “sembrerebbe che ci sia un nostro connazionale, che però è partito col volo americano perché è residente in America, sposato con una donna americana. Aspettiamo ancora conferme”. Lo ha detto Stefano Verrecchia, capo dell’Unita di crisi della Farnesina, ad Agorà Rai Tre. Verrecchia ha sottolineato che “sarebbe il primo caso di un italiano, comunque già in volo per l’America”, mentre “fra i connazionali di cui ci dobbiamo occupare noi non risulta al momento alcun contagiato”. Secondo Verrecchia “probabilmente non tutti gli italiani rientreranno, perché una parte dell’equipaggio potrebbe rimanere a bordo perché funzionale alla nave”. Sulla nave ormeggiata nel porto di Yokohama ad ora, secondo i media giapponesi, sono 454 le persone contagitate a bordo. Quattordici cittadini statunitensi degli oltre 300 evacuati in Giappone dalla nave da crociera Diamond Princess e ora in volo verso gli Stati Uniti.

— Le autorità della Cambogia e l’armatore della nave da crociera americana Westerdam si sono messi sulle tracce degli oltre 1.200 passeggeri sbarcati ieri dalla nave nel porto cambogiano di Sihanoukville, dopo che un’anziana donna statunitense, scesa dalla nave, è risultata affetta da coronavirus allo scalo malaysiano di Kuala Lumpur. Alcuni di essi sono nella capitale Phnom Penh, dove si sottoporranno a test sul coronavirus, ma altri avrebbero già lasciato la Cambogia e si sarebbero imbarcati su voli commerciali per rientrare nei rispettivi Paesi. Almeno 145 di questi sono passati per la Malaysia, dove l’83enne americana è stata trovata positiva.

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