KEPLERO 08 GENNAIO 2018

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TIANGONG IN CADUTA LIBERA SENZA CONTROLLO – E’ ormai noto da molto tempo che la stazione spaziale cinese Tiangong-1 (“palazzo celeste”) è fuori controllo e che si schianterà a terra: l’unica incognita è il dove e il quando. Ciò che è noto al momento è che il rientro in atmosfera avverrà intorno a metà marzo 2018 e che i pochi pezzi che non si disintegreranno in atmosfera impatteranno in una zona compresa fra il 43° parallelo nord e il 43° parallelo sud: un’area molto ampia che comprende anche parte dell’Italia, da Firenze in giù. Il modulo cinese per la maggior parte si disintegrerà per via dell’attrito con l’atmosfera e l’area geografica interessata è caratterizzata soprattutto da oceani e deserti: anche se ricomprende il centro/sud dell’Italia, nella medesima area figurano anche buona parte degli Stati Uniti, il Brasile, l’India e la Cina. Si ricordi in ogni caso che la possibilità di essere colpiti da un detrito spaziale, da un frammento della Tiangong-1, è estremamente bassa.
Secondo le ultime informazioni, l’orbita della stazione spaziale si è abbassata di circa 100 km da settembre del 2016: ora l’altezza media della Tiangong-1 dal suolo è di 287 km. Più si avvicina agli strati superiori dell’atmosfera e più viene rallentata dall’attrito con l’aria. Diminuire la velocità implica l’abbassamento di quota, cosa che la espone a maggiore attrito. Nonostante le suddette informazioni, è ancora impossibile prevedere esattamente dove e quando cadrà la stazione: dati più precisi si potranno avere 6 ore prima dell’impatto al suolo.

NEVE E GELO IN USA – La East Coast degli Stati Uniti e il Canada sono stretti nella morsa del gelo. Dopo il cosiddetto ‘ciclone bomba‘, che negli USA ha provocato almeno 19 morti dal Texas al Wisconsin, si sono registrate temperature basse da record. In Canada è previsto che le temperature raggiungano -50°C in Ontario e Quebec. Nella parte orientale degli Stati Uniti, invece, si attendono temperature fino a -42°C, con venti freddi e rischio geloni in caso di pelle esposta per soli 10 minuti. Giovedì il “ciclone bomba”, colpendo la costa orientale statunitense con nevicate, temperature glaciali e forti venti, aveva costretto alla cancellazione di numerosi voli: sabato oltre 3.420 voli, da e verso gli Stati Uniti, risultavano in ritardo. Gli aeroporti più colpiti il Jfk di New York e quello di Charleston, in South Carolina. Si prevede che le temperature al di sotto della norma proseguiranno anche la prossima settimana, con piogge gelate dal Kansas al Tennessee.

ACCADDE OGGI – 
1642 – Ad Arcetri vicino Firenze, muore l’astronomo e fisico Galileo Galilei.
1958 – Il quattordicenne Bobby Fischer vince i campionati statunitensi di scacchi
1989 – Disastro aereo di Kegworth: il volo 92 della British Midland, un Boeing 737-400 di ultima generazione, si schianta sull’autostrada M1. Muoiono 47 passeggeri

METEO ANCONA – Ad Ancona anche oggi nebbia e foschia, con scarsa visibilità. Il cielo è coperto con temperatura misurata alle 13 di soli 12 gradi. Il vento debole da sudest e il mare poco mosso.

SPACEWEATHER – L’attesa tempesta geomagnetica non è ancora arrivata anche se lo scudo magnetico della Terra è alticcio siamo a quota kp3. Ultime ore per l’unica regione attiva a ore il Sole rimarrà di nuovo senza macchie solari. La radiazione solare in calo a 70sfu due punti in meno rispetto ieri. Le probabilità di brillamenti sono nulle e invece il 30% per aurore polari alle medio-alte latitudini. Propagazione brutta cosi come si siamo abituati

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